La Biblioteca ha avuto inizio con il trasferimento del Seminario nel palazzo del Longhena alla Salute a partire dal 1819. Alla primitiva raccolta derivante dal lascito al clero veneziano del Patriarca Federico Giovanelli (1799), il patrimonio librario di espanse progressivamente arricchendosi di opere provenienti da monasteri e conventi soppressi, dai lasciti dei patriarca Milesi e Monico, di sacerdoti e religiosi come Antonio De Torres, Giuseppe Maria Pujati o di nobili veneziani, tra i quali Gaspare Lippomano e Francesco Calbo Crotta. La Biblioteca godette anche del lavoro del lavoro di eruditi di grande rilievo come Pietro Seffer e Giannantonio Moschini.
La Biblioteca è oggi costituita da circa 120.000 volumi e opuscoli a stampa, da 72 incunaboli, 1637 edizioni cinquecentine e 1350 manoscritti. Di particolare pregio alcuni fondi tra i quali l’Archivio dell’Opera dei Congressi, l’Archivio scolastico antico e le Carte di Giannantonio Moschini e di Giuseppe Maria Puriati.
I volumi e i fondi della Biblioteca sono consultabili dagli studiosi per lo svolgimento delle ricerche storiche e archivistiche.
L’accesso e la consultazione del ricco fondo antico è possibile solo previo accordo e appuntamento presso l’Archivio Storico del Patriarcato http://www.archiviostoricodelpatriarcatodivenezia.it
archiviostorico@patriarcatovenezia.it
+39 041 274 39 12
Dal mese di settembre, ogni sabato, sarà possibile visitare il salone della Biblioteca monumentale e il primo piano del Palazzo del Seminario con la ricca raccolta lapidea.
Le visite turistiche saranno possibili solo per gruppi di almeno 10 persone, su prenotazione, con la guida dei volontari dell’Associazione Semina Artis che già curano l’apertura della Pinacoteca monumentale.
* al prezzo del biglietto è necessario aggiungere € 1,00/per persona per la guida.